AGENAS pubblica le “Linee di indirizzo Infermiere di Famiglia o Comunità”

Lunedì 16 Ottobre 2023

AGENAS ha recentemente pubblicato il documento tecnico “Linee di indirizzo Infermiere di Famiglia o Comunità”: un lavoro che trae origine dagli interventi previsti dalla Missione 6 Componente 1 del PNRR e, in particolare, dalla riforma del nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale.

Il gruppo di lavoro coordinato da AGENAS che ha realizzato le nuove linee si è avvalso del contributo di APRIRE, che aveva promosso il percorso collaborativo “Rete dei Master IFeC” e la redazione del documento “precursore” Infermieristica di Famiglia e di Comunità: Linee di indirizzo della Rete dei Master delle Università Italiane per la formazione dell’IFeC.

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“L’IFoC è un dipendente del SSR che afferisce al distretto sanitario e si inserisce nell’organizzazione territoriale aziendale, all’interno delle Case della Comunità, Centrali Operative Territoriali, Ospedali di Comunità e Unità di Continuità Assistenziale.

È necessario che sia sostenuto il superamento del modello prestazionale, che sinora ha caratterizzato l’attività degli infermieri nei servizi territoriali e che l’IFoC svolga una funzione integrata e aggiuntiva a tali interventi, attraverso la realizzazione di modelli di prossimità e di iniziativa.

Va realizzata la possibilità di condividere in modalità strutturate lo stesso bacino di utenti, definito e circoscritto sulla base di criteri geografici, con gli altri professionisti, tra cui in particolare il MMG e il PLS al fine di creare una vera équipe multiprofessionale che si costituisce in relazione alle caratteristiche sociali ed epidemiologiche, come elementi determinanti una comunità e i suoi bisogni, e divenire punto riferimento per la popolazione assistita.

[dalle “Linee di indirizzo Infermiere di Famiglia o Comunità – AGENAS

 

Monografia PHC Parte II – Continua la pubblicazione Online

Lunedì 2 Ottobre 2023

“..È possibile costruire un presidio di Medicina Generale orientato alla PHC anche in contesti in cui è assente un’organizzazione preesistente di supporto.

Affinché ciò sia possibile sono necessari: la conoscenza dei quadri teorici della PHC, tempi e strumenti dedicati alla riflessione collettiva (…), integrazione formazione-lavoro, coinvolgimento di tutti gli attori fondamentali a un’azione trasformativa delle pratiche (…)”

Sistema Salute – Monografia Primary Health Care Parte II, 2022

È disponibile online un nuovo capitolo del Volume II della Monografia Primary Health Care:

L’articolo intende fornire un esempio concreto di sviluppo di un presidio di Medicina Generale orientato alla PHC, affinché stimoli l’auto-organizzazione dei professionisti anche in contesti di scarso supporto strutturale.

In particolare, si pone l’attenzione su alcuni degli elementi e strumenti caratterizzanti la gestione di un presidio di salute a livello di prossimità.

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Studio MAGMA: il monitoraggio sistematico dei MMG dimezza i ricoveri COVID

Lunedì 10 Luglio 2023

Lo Studio osservazione retrospettivo MAGMA, promosso da un gruppo di MMG modenesi con il supporto del Dipartimento di Cure Primarie e dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha dimostrato che il monitoraggio attivo e le visite domiciliari da parte dei MMG hanno consentito di dimezzare la probabilità di ricovero ospedaliero.

Autofinanziato e autogestito, lo studio ha raccolto i dati clinici di 5.340 pazienti positivi nelle prime ondate della pandemia da parte di 46 MMG.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista online European Journal of General Practice ed ha ottenuto il primo premio ad Anversa, nella sezione poster del 95° Congresso Europeo della Rete dei Ricercatori in Medicina Generale (EGPRN).

 
Lo studio restituisce un’immagine molto diversa del ruolo dei MMG rispetto a quello che è stato dipinto sui media ed è un esempio importante, aldilà dei risultati dello studio, di come:
  • sia possibile (per quanto faticoso) fare ricerca indipendente in Medicina di Famiglia e Cure Primarie;
  • sia vitale la collaborazione interdisciplinare alla pari con le istituzioni che in Italia sono deputate alla ricerca (Università/Aziende Sanitarie);
  • la ricerca valorizza la professione della Medicina di Famiglia e la qualifica.

Mentre aspetta il cambiamento, la medicina generale sta cambiando

Lunedì 22 Maggio 2023

“Conosciamo le discussioni in corso sulla medicina generale: narrazioni sul fallimento della sanità territoriale e le sue responsabilità, dibattiti sul contratto dei medici di medicina generale – convenzione versus dipendenza – e l’incertezza che permea gli annunci sul nuovo modello dei servizi sanitari e delle Case della comunità. Mentre tutto ciò accade però, e in attesa del cambiamento di sistema annunciato, qualcosa sta già cambiando nella medicina generale italiana: le persone che vi operano. Sono loro che attendono di essere raccontate ma faticano a trovare spazio nella riflessione pubblica e giornalistica.”

Alice Serafini, Irene Bruschi e Viviana Forte, con fotografie di Luca Lenzotti, provano a raccontare – attraverso testi, immagini e testimonianze – le forme di questo cambiamento silenzioso in atto, scegliendo come punti di osservazione i luoghi in cui esso attualmente avviene: gli ambulatori di medicina generale sparsi per il territorio italiano.

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“Mentre aspetta il cambiamento, la medicina generale sta cambiando”. Sta già cambiando, ha già iniziato. Con un gesto di fiducia per il futuro della nostra Sanità, le professioniste e i professionisti stanno già costruendo le fondamenta di una nuova, simbolica Casa della salute per tutto il Paese: è davanti a noi nelle fotografie di Lenzotti e nelle parole di questo articolo. A fronte solamente di qualche vaga promessa, una nuova generazione ha già iniziato spontaneamente a investire, arredandola con le proprie competenze, la propria energia e il proprio entusiasmo.”

30 anni fa nasceva in Valtrompia l’UVG chiave di accesso alla rete dei servizi…

Lunedì 15 Maggio 2023

Nel maggio del 1993 l’USSL della Valtrompia, provincia di Brescia, approvava con delibera il “Protocollo Operativo per il funzionamento della Unità di Valutazione Geriatrica di primo livello“: una delle prime esperienze nazionali che tentava di mettere concretamente “in rete” i diversi servizi per anziani e le diverse risorse locali. L’obiettivo era ricercare e attivare i servizi “ottimali e possibili” per ogni singola persona, nel suo contesto di vita.



Alcuni anni più tardi, nel 1999, l’esperienza divenuta matura e consolidata, veniva descritta nella pubblicazione a stampa edita da Franco Angeli “Il governo della rete – L’esperienza del Dipartimento Anziani in Valtrompia“.
Presentava gli strumenti e le metodologie tecnico-operative elaborate e messe in atto. Il modello consisteva nel connettere il numero più ampio possibile di risorse e ricercare-attivare il mix di servizi più adeguati per ciascuna singola persona. La rete era “governata” attraverso l’Unità di Valutazione Multi-Dimensionale, “cuore pulsante” dell’intero sistema.


A distanza di 30 anni, nonostante la carenza di risorse umane-strumentali-economiche (comuni a tutto il Paese) e l’orientamento “ospedale-centrico” (lombardo), gli strumenti e le metodologie impostate allora continuano a funzionare… e forse non è un caso che una delle Case della Comunità lombarde inaugurate si trovi proprio in questo territorio!