Sincope in età pediatrica

Book Cover: Sincope in età pediatrica

PDT Ospedale-Territorio a cura del “Journal Club of Pediatrics” (Responsabile: dr.ssa Iride Dello Iacono)

Cambiamenti che il PDT intende indurre:

  • migliorare la stratificazione dei pazienti sulla base del rischio o praticare con maggiore appropriatezza i test diagnostici, invasivi e non invasivi
  • ridurre gli accessi in pronto soccorso non sempre necessari
  • ridurre i ricoveri ospedalieri ricorrendo, quando possibile, al regime ambulatoriale o di osservazione breve
  • valutare più correttamente l’idoneità alla pratica sportiva

Destinatari delPDT: Pediatri, Cardiologi, Medici dello Sport, Neuropsichiatri, Neurologi e altre figure professionali coinvolte nell’iter diagnostico della sincope

Obiettivi del PDT:

  • selezionare, alla luce delle migliori prove scientifiche, gli interventi efficaci e sicuri per la gestione diagnostico-terapeutica della sincope in età pediatrica
  • rapida stratificazione del paziente
  • un approccio condiviso tra pediatri di famiglia, ospedalieri e specialisti cardiologi pediatri.

Autrice: Titti Sorice

Segnalato da Carmen Verga - vergasa@virgilio.it

 

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Educazione terapeutica: una sfida per la pedagogia

Book Cover: Educazione terapeutica: una sfida per la pedagogia

Volume promosso dall'Osservatorio sul volontariato dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, strutturato in 3 sezioni:

  • Clinica (affidata a U. Valentini),
  • Pedagogica (L. Zannini, M.P. Mostarda)
  • Esperienziale (S. Maioli, A. Pluda - S. Guarnaccia - E. d'Agata - A. Boldi, S. Tosoni, V. Turra, F. Lonati).

Curatore: Paola Mostarda

Segnalato da Fulvio Lonati - fulvio.lonati@gmail.com

 

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PDTA prevenzione fratture – osteoporosi -ASL Brescia

Book Cover: PDTA prevenzione fratture - osteoporosi -ASL Brescia

Il "PDTA per la prevenzione delle fratture del femore da trauma potenzialmente inefficace per frattura", si configura come una proposta, nell'Asl di Brescia, di un "percorso per l'appropriatezza d'uso dei farmaci per la terapia dell'osteoporosi".

E' uno strumento professionale di riferimento per MMG e Medici Specialisti delle Strutture del territorio bresciano che sviluppa le seguenti aree tematiche:

  • proposta di un modello operativo semplice e pragmatico, attuabile anche da un MMG che lavora senza il supporto di personale, per la prevenzione delle fratture di femore da trauma potenzialmente non efficace per frattura;
  • vincoli prescrittivi per i farmaci per il trattamento dell’osteoporosi;
  • criteri di erogabilità per la densitometria ossea;
  • indicazioni per l’uso appropriato e in sicurezza dei medicinali utilizzati per il trattamento farmacologico dell’osteoporosi con lo scopo di ridurre il rischio di fratture ossee;

Il documento si conclude con una proposta riepilogativa per la prevenzione delle fratture e l’uso appropriato dei medicinali per il trattamento dell’osteoporosi.

Il PDTA, prodotto dal Dipartimento Cure primarie dell'Asl di Brescia, è stato validato dal Comitato Aziendale della Medicina Generale del 28 ottobre 2009 e dal  Tavolo Tecnico dei Direttori Sanitari delle Strutture Accreditate del 5 ottobre 2009.

 

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Guida per chi si prende cura dei malati di Alzheimer

Book Cover: Guida per chi si prende cura dei malati di Alzheimer

"Malattia di Alzheimer e altre patologie cognitive: conoscere, per restituire valore alla vita sino alla fine" è una "Guida per chi si prende cura", parte del "Kit Ring - Progetto 'Ring – TransferRING Supports for Caregivers' (LLP-LDV-TOI-09-IT-0446)", destinata a chi assiste tutte le fasi, in particolare quelle avanzate e terminali, di un malato affetto da demenza (malattia di Alzheimer, malattia a corpi di Lewy, demenza fronto-temporale, demenza in morbo di Parkinson, demenza da infarti multipli cerebrali e altri tipi di patologia degenerativa cerebrale).

Ciò che accomuna tutte queste malattie è che chi ne è affetto va incontro a una progressiva perdita della capacità di relazionarsi con il mondo esterno. Curare un paziente affetto da demenza non è un compito facile: la persona che abbiamo ora davanti non sarà più lo stesso tra sei mesi, tra un anno. Vi sarà un momento in cui questi cambiamenti saranno più veloci e problematici e bisognerà essere pronti a far fronte a nuovi bisogni, cogliere le nuove necessità del paziente.

Autori: Simona Gentile e Daniele Villani

Segnalato da Daniele Bellandi - dabel2@virgilio.it

 

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Protocollo Farmaci a scuola – Brescia

Book Cover: Protocollo Farmaci a scuola - Brescia

Il "Protocollo per la somministrazione di farmaci e la gestione di interventi connessi a patologie croniche a scuola", sottoscritto da ASL di Brescia e Ufficio Scolastico per la Lombardia n. XI di Brescia, aggiornando il precedente protocollo sottoscritto nel 2006, individua come obiettivo principale il garantire il minor impatto possibile della patologia, e dei trattamenti connessi sulla qualità della vita del bambino/ragazzo, anche nell’ambiente scolastico;  in base all’esperienza accumulata nei cinque anni di applicazione del precedente protocollo sono state definite le modalità condivise di intervento, di collaborazione e di responsabilità tra tutti gli attori e le loro organizzazioni.

Preso atto che la presenza di bambini/ragazzi che necessitano di interventi terapeutici è esperienza comune alle scuole d’infanzia ed agli istituti di ogni ordine e grado, le situazioni prese in considerazione nel Protocollo sono:

  1. emergenza imprevista in soggetto senza patologia nota
  2. manifestazione acuta correlata alla patologia cronica nota, che richiede interventi immediati
  3. terapia programmata ed improrogabile per il trattamento di patologia cronica.

 

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