La Segreteria Clinica: laboratorio di approfondimento

Book Cover: La Segreteria Clinica: laboratorio di approfondimento
  • promosso dalla Campagna Primary Health Care: Now or Never
  • a Bologna il sabato 17 e domenica 18 febbraio 2024
  • nel contesto dell'annuale appuntamento con il Laboratorio italo-brasiliano
  • per approfondire il tema della Segreteria Clinica quale componente fondamentale di un presidio di Assistenza Primaria in un'ottica di medicina ampliata
  • per rispondere alle domande:
    • Quali sono le funzioni e quindi le competenze connesse alla Segreteria Clinica?
    • Come formarsi ad esse?

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La partecipazione è possibile sia online che in presenza;
è previsto un numero massimo di partecipanti.
Documentazione dell'evento

Video lavori del Sabato

Video lavori della Domenica

Risultato del Focus Group e della discussione del Sabato

Documento di sintesi del lavoro di Sabato

 

 

Alleanza Bresciana Salviamo il SSN

Book Cover: Alleanza Bresciana Salviamo il SSN
Alleanza Bresciana “Salviamo il Servizio Sanitario Nazionale“:
  • fondata nel dicembre 2023 da organizzazioni sociali e sindacali bresciane
  • con l'obiettivo  di sensibilizzare e coinvolgere i cittadini bresciani e sostenere le iniziative locali di difesa del SSN e di partecipazione alla realizzazione di vere Case della Comunità

Scarica il Manifesto dell’Alleanza

Per aderire all'Alleanza

La conferenza stampa di presentazione dell’Alleanza

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Che cosa si propone l’Alleanza ?

  • Aumentare la disponibilità di servizi pubblici semplificandone l’accesso.
  • Garantire una presenza adeguata di medici di famiglia e degli altri operatori della salute.
  • Ridurre le liste di attesa affinché si possa accedere alle prestazioni nei modi e tempi giusti e senza ricorrere al pagamento di visite ed esami.

Quali sono le organizzazioni fondatrici dell'Alleanza?

ACLI provincia di Brescia; Associazione Marco Cavallo; Associazione Medici per l'Ambiente ISDE Italia – Brescia; ANTEAS Brescia; AUSER Rete Territoriale di Brescia; CGIL Camera del Lavoro di Brescia, SPI Sindacato Pensionati Italiani CGIL di Brescia, Funzione Pubblica CGIL - Brescia; CISL Brescia Segreteria, Funzione Pubblica CISL Brescia, FNP Pensionati CISL Brescia; Connettere Salute; Forum del Terzo Settore di Brescia; Medicina Democratica Brescia; UIL Brescia Segreteria; UNEBA Brescia; UPIA Brescia.

Perché si è deciso di attivare l'Alleanza?

Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), da sempre presidio di giustizia sociale e garanzia per la salute di tutti i cittadini, è oggi “gravemente ammalato” e vive una situazione di profonda crisi che sta mettendo in discussione i principi fondamentali di universalità, di uguaglianza, di equità e di gratuità.

Da molti anni il finanziamento del SSN è largamente insufficiente ad affrontare i bisogni di salute di una popolazione che invecchia ed i costi crescenti della moderna medicina; è stato drasticamente ridotto il numero dei posti letto ospedalieri, soprattutto pubblici; sono state bloccate per anni le assunzioni negli ospedali pubblici, in assenza di investimenti sulla medicina di base e sui servizi territoriali, al contrario fortemente penalizzati; l’errata programmazione del fabbisogno di medici, di infermieri e di altri professionisti della salute, il basso livello della loro remunerazione ed il progressivo svilimento del loro valore sociale hanno portato all’attuale grave carenza di personale nel SSN.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti:

  • liste d’attesa sempre più lunghe anche per accedere a servizi essenziali ed urgenti;
  • carenza di medici di famiglia;
  • conseguente obbligato ricorso di una fetta sempre maggiore della popolazione a prestazioni a pagamento;
  • progressiva espansione della sanità privata, co-finanziata dalla fiscalità generale ma in concorrenza e a danno della sanità pubblica;
  • rinuncia alle cure di moltissimi cittadini che non sono più in grado di sostenerne i costi;
  • carenza di consultori e assenza di servizi per giovani e adolescenti sia per aspetti sanitari che per situazioni di disagio.

Nella Regione Lombardia in particolare:

  • la carenza di presidi sanitari territoriali, che garantiscano una prima risposta ai bisogni delle persone, e le difficoltà di una medicina di base, sempre più sguarnita, soffocata da compiti burocratici e non supportata ed integrata dai presidi territoriali del Servizio Sanitario, sono all’origine di un affollamento dei pronto soccorso insostenibile tanto per chi vi opera che per i cittadini che vi accedono;
  • lo spazio crescente affidato al privato in assenza di una reale programmazione del suo ruolo (che dovrebbe essere di supporto e di integrazione al Servizio pubblico nelle aree di bisogno non coperto) ha dirottato la finalità del Servizio Sanitario dalla promozione e tutela della salute della popolazione alla erogazione di prestazioni acquistabili –dalla Regione e dai cittadini– nel mercato della salute: piegandolo alla logica “commerciale” della sanità ed incentivando impropriamente tra i cittadini il consumismo sanitario;
  • la riduzione degli interventi di prevenzione, la rinuncia ad una reale integrazione con le politiche sociali di competenza sia dei Comuni che del volontariato e la scarsa valorizzazione dei servizi socio-sanitari e delle realtà coinvolte, per lo più riferibili al Terzo Settore, impediscono in particolare una risposta corretta ai problemi posti dal costante aumento delle malattie croniche, del disagio mentale, delle disabilità: persone che hanno bisogno di una presa in cura globale, continua nel tempo e integrata con interventi sociali, non di una serie di prestazioni singole ed estemporanee, erogate da diversi soggetti al di fuori di un progetto unitario e condiviso.

Che cosa è necessario per salvare il Servizio Sanitario Nazionale?

  • Garantire al SSN un finanziamento adeguato, investendo in primo luogo in personale, tecnologie ed organizzazione della sua componente pubblica.
  • Promuovere un piano straordinario di formazione, assunzione e valorizzazione di tutti gli operatori dei servizi sanitari, socio-sanitari e assistenziali.
  • Ridefinire il rapporto pubblico-privato in sanità garantendo al pubblico le responsabilità di programmazione, di governo e di controllo e prevedendo per il privato accreditato un ruolo integrativo e non sostitutivo del Servizio pubblico.
  • Garantire a tutti i livelli una programmazione dei servizi effettuata sulla base di una rilevazione epidemiologica dei bisogni e verificata con i professionisti e le comunità locali.
  • Riconoscere ai Comuni ed alla partecipazione dei cittadini e dell’associazionismo un ruolo centrale nell’elaborazione dei Piani territoriali nonché nel monitoraggio e nella verifica dei servizi.
  • Radicare l’operatività dei Distretti Socio-Sanitari e della Case della Comunità negli ambiti territoriali di riferimento, coinvolgendo i Medici di Medicina Generale e gli altri professionisti della salute in una modalità di lavoro interdisciplinare ed intersettoriale.
  • Garantire la gestione pubblica e partecipata delle Case della Comunità valorizzandone il ruolo di prossimità quali strumenti per facilitare il radicamento dei servizi sanitari nel territorio e l’accesso dei cittadini alla rete dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali.
  • Sviluppare nelle Case della Comunità le funzioni di prevenzione e di presa in cura globale delle persone con malattie croniche, con disagio mentale o disabilità, integrando i servizi sanitari, i servizi socio-sanitari e le politiche sociali dei Comuni, le risorse del volontariato e del vicinato.
  • Promuovere la conoscenza e l’assunzione di comportamenti individuali e collettivi capaci di tutelare la salute, evitando le lusinghe del consumismo sanitario.

Manifesto del Patto NNA: Decreti Attuativi

Book Cover: Manifesto del Patto NNA: Decreti Attuativi

Manifesto del Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza

I Decreti Attuativi della Riforma dell’Assistenza agli Anziani: un'occasione imperdibile

  • Prodotto e condiviso dalle 60 organizzazioni aderenti al Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza nel dicembre 2023
  • Inviato alla Viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali
  • Individua 12 criteri da rispettare affinché i Decreti attuativi della Riforma sulla non autosufficienza che il Governo deve redigere entro gennaio 2024 siano coerenti con le indicazioni della Legge 33/2023 e rispondano adeguatamente alle esigenze di anziani e familiari, suddivisi in quattro macro-obiettivi:
    • costruire un sistema unitario
    • introdurre nuovi modelli d’intervento
    • sostenere i diversi soggetti coinvolti nella non autosufficienza
    • utilizzare un metodo costruttivo.
Accedi a:

Progetto M. Negri: Valutazione Case della Comunità

Book Cover: Progetto M. Negri: Valutazione Case della Comunità
Progetto Valutazione dei modelli organizzativi delle Case della Comunità
  • Promosso dall'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS nel biennio 2024-2025
  • A seguito di una precedente indagine effettuata nel periodo luglio 2022-marzo 2023
  • In collaborazione con: Dipartimento di Ingegneria Gestionale, dell’Informazione e della Produzione dell'Università di Bergamo; Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano; Ordine delle Professioni Infermieristiche di Bergamo
  • Al fine di:
    • verificare-valutare i modelli organizzativi  implementati nelle Case della Comunità in Lombardia
    • avviare una analisi di contesto dei territori interessati
    • valutare il punto di vista degli utenti

E' possibile collaborare attivamente al progetto

raccogliendo informazioni sulle Case della Comunità del proprio territorio:

segnala la disponibilità via email

Documenti:

A QUALE DOMANDA RISPONDE QUESTO PROGETTO

  • consentire una verifica-valutazione comparativa dei modelli organizzativi attualmente implementati nelle Case della Comunità già inaugurate relativamente al rispetto degli standard previsti dalle normative nazionali e regionali in termini di struttura, processo, personale socio-sanitario coinvolto;
  • avviare una analisi di contesto per valutare/identificare i bisogni socio-sanitari della popolazione residente e sulla base di questi modellizzare le tipologie di risposte organizzative e di servizi più efficaci ed efficienti;
  • valutare il punto di vista degli utenti in termini di accessibilità e gradimento dei servizi.

OBIETTIVI

ANALISI DEL CONTESTO

  1. Valutare il bacino di utenza in cui è collocata ogni Casa della Comunità in termini di popolazione residente, età, comorbilità, fragilità, bisogni sociosanitari e di altre tipologie di servizi presenti in quel territorio (inteso come Distretto o Azienda Socio Sanitario Territoriale-ASST).
  2. Coinvolgere i professionisti operanti nelle Case di Comunità, i pazienti e/o cittadini e le associazioni del terzo settore operanti sul territorio all’interno del Network, al fine di raccogliere i loro bisogni e le loro priorità in termini di salute.

ANALISI DEI MODELLI ATTUALMENTE PRESENTI

  1. Verificare e valutare gli attuali aspetti organizzativi in termini di standard di struttura e di personale socio-sanitario coinvolto (quali e quanti professionisti sono presenti, quale inquadramento contrattuale del personale sanitario, la formazione e l’aggiornamento del personale) comparandoli con quanto riportato dalla normativa nazionale e regionale in merito
  2. Rilevare ed analizzare il livello di integrazione tra i diversi operatori, il numero di equipe multidisciplinari attivate e il grado di soddisfazione degli operatori e degli utenti.
  3. Mappare i modelli di documentazione sanitaria attualmente in uso di tutti i professionisti coinvolti (cartacea, informatizzata) e i flussi di dati attualmente generati attraverso gli applicativi informatici (aziendali, regionali)

REALIZZAZIONE DI NUOVI MODELLI ADATTATI A SECONDA DEL CONTESTO

  1. Sviluppare modelli in Programmazione Matematica dei processi organizzativi e decisionali, al fine di valutare l’allocazione ottimale delle risorse e il loro uso in diversi scenari. In particolare, i diversi scenari saranno analizzati sulla base di metriche relative ai diversi punti di vista coinvolti: dei pazienti (accessibilità del servizio, distanza, tempi di attesa, ...) degli operatori (turnazione, carichi di lavoro, ...) e del sistema (costi e altre risorse impiegate).
  2. Sviluppare modelli di ottimizzazione per i diversi livelli di decisione e gestione coinvolti (posizionamento delle Case, dimensionamento del personale delle Case, turnazione del personale) tramite i quali sarà possibile valutare l’efficienza ed efficacia del sistema case di comunità in diversi scenari. In particolare, si valuterà l’ottimo teorico che si ottiene potendo intervenire su tutti i livelli decisionali e le soluzioni ottimali quando alcune scelte sono vincolate (ad esempio la posizione delle case nel caso in cui si debbano usare strutture pre- esistenti).
  3. Confrontate le soluzioni proposte con la situazione attualmente implementata per evidenziarne le criticità e proporre soluzioni ed azioni correttive.

Monografia PHC sulla rivista Sistema Salute – Capitolo 10, Volume I

Book Cover: Monografia PHC sulla rivista Sistema Salute – Capitolo 10, Volume I

Monografia PHC Volume I – Capitolo 10

È accessibile online il capitolo

Obiettivo del testo è discutere le principali funzioni e competenze che dovrebbero caratterizzare la Casa della Comunità (CdC) nel contesto italiano porgendo uno sguardo alle Case della Salute ed alle competenze necessarie ad una loro realizzazione efficace.

Metodo e struttura: in questo articolo si presentano i punti teorici e concettuali che hanno portato alla nascita delle CdC e per poi presentare degli accenni normativi utili a comprendere il loro funzionamento. Le CdC rappresentano l’organizzazione attraverso cui si incentiva l’autodeterminazione individuale e collettiva e si promuove una salute sia globale che circolare che sia radicata nel territorio e nel tessuto sociale che lo abita.
Per poter esplicare al appieno le loro funzioni le CdC necessitano di numerosi attori competenti e preparati ad affrontare la complessità dell’assistenza territoriale attraverso i principi dell’Assistenza Primaria.

Conclusioni: in questo lavoro verranno proposte alcune delle sfide che si stagliano all’orizzonte e alcune riflessioni in
merito alle CdC utili al personale che ne sarà il primo attore.

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