Case di Comunità: indagine tra i cittadini dell’Istituto Mario Negri

Book Cover: Case di Comunità: indagine tra i cittadini dell’Istituto Mario Negri
Indagine online
  • anonima
  • rivolta ai cittatdini
  • promossa dall‘Istituto Mario Negri nel 2024
  • finalizzata a indagare conoscenze, esperienze e opinioni di cittadini e cittadine sulle Case di Comunità

Una volta raccolti i dati e effettuate le relative analisi, l’Istituto Mario Negri organizzerà un incontro con le associazioni e i volontari per presentare i risultati dell’indagine.

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Non Autosufficienza, salvare la riforma: libertà, diritti e dignità della persona anziana

Book Cover: Non Autosufficienza, salvare la riforma: libertà, diritti e dignità della persona anziana
Appello
  • lanciato nell'aprile 2024
  • inviato alle istituzioni nel luglio 2024
  • per denunciare la mancata traduzione in misure operative dei contenuti della legge delega 33 con il Decreto Legislativo 15 marzo 2024, n. 29 che avrebbe dovuto attuare la Riforma della non autosufficienza prevista dal PNRR e approvata all’unanimità in Parlamento
  • per evidenziare la necessità che il governo si renda disponibile ad un confronto democratico e permanente con sindacato e associazioni
  • per ribadire la necessità di ripartire dai 7 pilastri della legge delega 33:
  1. Nuovo sistema di sostegni e di cure a domicilio
  2. Integrare assistenza sociale e sanitaria territoriale e domiciliare
  3. Residenzialità “luogo di vita”
  4. Prestazione Universale
  5. Comprendere anche gli anziani non autosufficienti dai 65 ai 69 anni
  6. Invecchiamento Attivo
  7. Incremento, progressivo ma certo, dei fondi sanitario e sociali.

Prime associazioni aderenti: Salute Diritto Fondamentale, Salute Internazionale, ConF.Basaglia, SOS Sanità, Lisbon Institute of Global Mental Health, Rete Salute Welfare Territorio, ...

 

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Per sottoscriverlo:

 info@sossanita.it - info@conferenzasalutementale.itinfo@saluteinternazionale.info

Il testo dell'appello

♦ Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore, il 19 marzo 2024, il DECRETO LEGISLATIVO 15 marzo 2024, n. 29 che avrebbe dovuto finalmente attuare la Riforma della non autosufficienza prevista dal PNRR e approvata all’unanimità in Parlamento con la Legge n. 33 il 23 marzo 2023.

♦ Invece il Decreto 29 ha deluso, suscitando forti critiche:da parte del sindacato e di molte associazioni. Mentre la Conferenza Unificata (Stato/Regioni/Province/Comuni) non lo ha approvato e le Commissioni di Camera e Senato, pur esprimendo un parere favorevole (a maggioranza), hanno presentato numerose osservazioni critiche e raccomandazioni.

♦ Paradossalmente, il decreto ripete concetti condivisibili affermati nella legge delega 33ma non la traduce in misure operativeCosì l’applicazione della legge 33 viene sospesa, rinviata e disattesa. Sono oltre venti i provvedimenti attuativi da adottare nei prossimi mesi, dopo un anno di attese inconcludenti, e molti non prevedono una verifica parlamentare. Anche per questo riteniamo doveroso che il governo si renda finalmente disponibile ad un confronto democratico e permanente con sindacato e associazioni.

Per attuare la Riforma, bisogna ripartire dai 7 pilastri della legge delega 33:

1♦ Dare priorità alla creazione di un nuovo sistema di sostegni e di cure a domicilio: per assicurare il diritto e la libertà di vivere assistiti a casa propria.

2♦ Rendere vincolanti gli strumenti per integrare assistenza sociale e sanitaria territoriale e domiciliare – secondo le indicazioni del DM 77/2022 in attuazione del PNRR. Altrimenti, la mancanza di strategie sanitarie e sociali integrate per affrontare le malattie croniche e le loro conseguenze disabilitanti, accelererà i processi involutivi che conducono verso la condizione di non-autosufficienza.

3♦ Residenzialità e semi-residenzialità: è indispensabile un riordino normativo e operativo di Rsa, Case di Riposo, ecc. che devono diventare familiari, aperte, integrate nelle comunità locali, di piccole dimensioni. Occorre passare dall’attuale modello di residenzialità del “posto letto” a un nuovo modello fondato sul “luogo di vita”.

4♦ Prestazione Universale: la sperimentazione prevista dal decreto (850 euro/mese più l’indennità di accompagnamento) riguarda appena lo 0,6% delle persone non autosufficienti. Va totalmente rivista: non può essere limitata solo a persone ultra80enni in condizioni economiche molto difficili e gravissima disabilità, va graduata in base ai bisogni assistenziali.

5♦ Gli anziani non autosufficienti dai 65 ai 69 anni di età devono poter beneficiare dalle misure previste dalla Riforma, invece ne vengono esclusi (per loro rimangono in vigore solo le norme attuali).

6♦ Le misure sulla “prevenzione delle fragilità, la promozione della salute e l’Invecchiamento Attivo (IA)”, devono rispettare, in un’ottica di genere, le raccomandazioni della conferenza ONU (Unece Roma 2022) e istituire l’Osservatorio nazionale per l’IA.

7♦ È indispensabile accompagnare l’attuazione della legge delega con un incrementoprogressivo ma certo, dei fondi sanitario e sociali: sapendo che la principale risorsa è il lavoro di cura delle lavoratrici e dei lavoratori e che vanno ridotti con equità gli oneri a carico delle famiglie. Per attuare una Riforma capace di affermare, come la nostra Costituzione dichiara: la dignità, i diritti e il valore della persona in ogni fase della vita.

Prime adesioni associazioni: Salute Diritto Fondamentale, Salute Internazionale, ConF.Basaglia, SOS Sanità, Lisbon Institute of Global Mental Health, (Rete Salute Welfare Territorio); Fondazione Zancan; Cipes Centro d’Iniziativa Promozione della Salute e l’Educazione Sanitaria, Gruppo Abele, Libera, Coordinamento nazionale Salute Mentale; UNASAM; assoc. Franca e Franco Basaglia; SIEP (Società italiana di epidemiologia psichiatrica); Psichiatria Democratica, assoc. Antigone; La Società della Ragione; Forum Droghe; SPI CGIL, UILP UIL, La Bottega del Possibile, assoc. VIVAMENTE OdV, assoc. APRIRE – Assistenza Primaria In Rete – Salute a Km 0; Insieme per la Disabilità ODV Coesione Internazionale; Alleanza per la Riforma delle Cure Primarie in Italia, assoc. Libellula-Afasp, assoc. E PAS E TEMP ODV Imola, AUSER nazionale, assoc. Giovanni BIssoni, assoc. Prima la Comunità, assoc. Infermieri di Famiglia e Comunità, Grusol, 

Prime adesioni Personali: Livia Turco, Rosy Bindi, don Luigi Ciotti, Benedetto Saraceno, Nerina Dirindin, Emmanuele Pavolini, Ugo Ascoli, Gavino Maciocco, Tiziano Vecchiato, Giovanna Del Giudice, Gisella Trincas, don Virginio Colmegna, Maria Grazia Giannichedda, Fabrizio Starace, Franco Corleone, Grazia Zuffa, Patrizio Gonnella, Stefano Cecconi, Antonello D’Elia, Stefano Vecchio, Daniele Pulino, Anna Maria Accetta, Alessandro Saullo, Vito D’Anza, Giovanni Rossi, Salvatore Rao, Cristiano Zagatti, Fulvio Lonati, Immacolata Cassalia, Pietro Pellegrini, Natalia Barillari, Luigia Cimatti, Domenico Pantaleo, Rita Polo, Franco Pesaresi, Francesca Succu, Daniele Massa, Luigi Elli, Carla Ravelli, Marco Grecu, Marina Sereni, Amalia Cecilia Bruni, Gabriella Prisco, Concetta Raia, Guglielmo Festa, Tullio Seppi, Marzia Abbonizio, Fausto Nadalini, Lucia Centillo, Giulia De Febe, Eufemia Ribichini, Giovanna Cuminatto, …

Quando il senso di appartenenza alla comunità vacilla

Metodologia clinica e relazione nelle cure territoriali

Book Cover: Metodologia clinica e relazione nelle cure territoriali
"Aperitivo pedagogico"

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Il programma

ConductorViviana Forte - Società Italiana Pedagogia Medica SIPeM

Special Guests:

  • Claudia Zamin - psicologa Gruppo Medico&Psicologolnsieme
  • Giuseppe Parisi - SIPeM, Scuola di Medicina generale di Trento

Discussants:

  • Luigi Bracchitta - Movimento GIOTTO
  • Vincenza Lavecchia - Società Italiana Medicina di Comunità e delle Cure Primarie
  • Maurizio Marceca - SIPeM, Scuola di specializzazione MCCP Sapienza
  • Alessandro Mereu - Accademia Italiana Cure Primarie
  • Giorgio Sessa - Campagna Primary Health Care Now or Never

Abitare la prossimità

Book Cover: Abitare la prossimità
Idee per la città dei 15 minuti

Il libro di Ezio Manzini

  • pubblicato da Egea
  • individua i pilastri su cui costruire un futuro a misura d’uomo, superando il modello della “città delle distanze” e offrendo un’alternativa credibile alla società “del tutto a/da casa”
  • presenta e analizza esempi concreti di "città delle prossimità" (La ville du quart’heure, di Parigi, la Milano di WeMi e della riqualificazione delle periferie) ed in particolare le Superillas di Barcellona, microaree a traffico limitato, dotate di tutti i servizi di base, e le Superilles Sociali, team di circa 12 professionisti a tempo pieno che lavorano prendendosi cura dei 40-60 assistiti raggiungibili nell’arco di due o tre minuti a partire dalla base logistica, rendendo la presa in cura il più possibile personalizzata, flessibile.

Per acquistare il volume

Presentazione dell'autore al Convegno CittàSane a Bari - settembre 2023

Contributo di APRIRE (Quotidiano Sanità) sulla perdita del senso di comunità

 

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Presentazione del libro

Nel grande ciclo di affreschi Allegoria ed effetti del Buono e del Cattivo Governo, che Ambrogio Lorenzetti dipinse a Siena nel 1338, nella parete del Buon Governo si vede quella che ai suoi tempi si pensava avrebbe dovuto essere una città ben governata: una città compatta, ricca di luoghi pubblici e privati in cui diversi gruppi di persone sono intenti in una varietà di attività produttive e di consumo; una città complessa che ribolle di vita, circondata da una campagna a sua volta ricca e diversificata. La città ben governata che Lorenzetti ci mostra ha dei caratteri che per molti versi la rendono simile a quella che oggi potremmo definire una «città delle prossimità»: una città a scala umana, densa e diversificata nelle funzioni, caratterizzata da spazi pubblici e da un mix di attività residenziali e produttive. Una città in cui il valore della prossimità è evidente sia nella sua dimensione funzionale sia in quella relazionale. Una città che è vivibile perché, come in quella di Lorenzetti, la prossimità che vi si trova è ampiamente diversificata, in quanto tutto ciò che si può volere – e si può volere fare – è vicino. Molte città nel mondo, tra cui Parigi, Barcellona, Milano, hanno preso degli impegni e stanno facendo dei passi in questa direzione. Così facendo ci mostrano delle anticipazioni concrete di ciò che questa città delle prossimità potrebbe essere: una città in cui innovazione sociale, beni comuni, comunità locali, cura e lavoro di cura diventano parole chiave di una progettualità che, grazie a infrastrutture coerenti (ivi comprese le piattaforme digitali il cui ruolo è oggi imprescindibile), accorcia le distanze, intrecciando costruzione e rigenerazione.