PDT Celiachia

Book Cover: PDT Celiachia

PDT Ospedale-Territorio a cura del “Journal Club of Pediatrics” (Responsabile: dr.ssa Iride Dello Iacono)

"Protocollo diagnosi e follow-up celiachia"

Criticità attuali che il PDT affronta:

  • diagnosi di celiachia: ancora solo al 25% dei casi attesi in Italia
  • tempi di diagnosi: ancora attestati in 6 anni, di inutili e costosi accessi al SSN con esami non corretti
  • spesa sanitaria non congruente
  • diagnosi errate

Cambiamenti che il PDT intende indurre:

  • Corretta prescrizione ed interpretazione delle indagini di laboratorio e della biopsia intestinale
  • Identificazione di sintomi tipici ed atipici (se non altrimenti spiegati) di allarme
  • Identificazione dei soggetti appartenenti a gruppi a rischio di MC.
  • Applicazione dei Nuovi criteri ESPGHAN che, nei casi selezionati e SOLO in età pediatrica, possono confermare la diagnosi di MC ANCHE SENZA LA BIOPSIA, ritenuta fino al 2012 il GOLD STANDARD per la diagnosi anche in età pediatrica.

In caso di MC confermata:

  • Consulenza per la dietoterapia e per l’inserimento nella vita sociale
  • Sorveglianza nei riguardi delle assunzioni accidentali di glutine
  • Sicurezza nella prescrizione di farmaci
  • Educazione sanitaria verso le famiglie e gli insegnanti

In caso di MC non confermata:

  • Ricercare allergia al grano attraverso test che mirano ad evidenziare un meccanismo legato alla presenza di IgE o altri marcatori dell’allergia e/o attraverso il test di evitamento/riesposizione in doppio cieco
  • Ricercare NCGS per esclusione delle cause precedenti e di un’ eventuale Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS) con criteri di Roma III e test di scatenamento in doppio cieco.

Destinatari: pediatri di famiglia, ospedalieri di 2° e 3° livello e personale infermieristico.

Scopo del PDTA: selezionare gli interventi efficaci e sicuri per la gestione della Malattia Celiaca e delle patologie Glutinecorrelate e di individuare eventuali fattori di rischio definendo i criteri di invio ai Centri di 2° e 3° livello e realizzando un approccio condiviso tra pediatri di famiglia, ospedalieri e specialisti gastroenterologi

Autori: Basilio Malamisura, Grazia D’Adamo, Iride dello Iacono, Tiziana Passaro

Segnalato da Carmen Verga - vergasa@virgilio.it

 

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Febbri periodiche pediariche

Book Cover: Febbri periodiche pediariche

PDT Ospedale-Territorio a cura del “Journal Club of Pediatrics” (Responsabile: dr.ssa Iride Dello Iacono)

"Le febbri periodiche"

Le febbri periodiche sono patologie a bassissima prevalenza che, per la sintomatologia piuttosto aspecifica, entrano in diagnosi differenziale con numerose altre patologie febbrili. Spesso comportano interventi diagnostici e terapeutici inappropriati. I principali cambiamenti da indurre un più corretto approccio diagnostico al bambino con febbre ricorrente, con particolare riguardo a:

  • raccolta dell’anamnesi familiare
  • caratteristiche della febbre e dei sintomi associati
  • necessità di abbreviare i tempi di diagnosi per evitare un uso eccessivo di antibiotici inutili, per instaurare la terapia appropriata e per ridurre il rischio di complicanze.

Destinatari: pediatri di famiglia, i pediatri ospedalieri generalisti, i medici di medicina generale.

Obiettivi del PDTA:

  • sensibilizzare al sospetto diagnostico di queste patologie relativamente rare
  • selezionare gli interventi efficaci e sicuri per la gestione delle febbri periodiche in età pediatrica e di individuare eventuali fattori di rischio definendo i criteri di invio ai Centri di 2° e 3° livello, realizzando un approccio condiviso tra pediatri di famiglia, ospedalieri e specialisti dei Centri di riferimento

Autore: Giovanni Simeone

Segnalato da Carmen Verga - vergasa@virgilio.it

 

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Sindrome enteropatica da proteine alimentari

Book Cover: Sindrome enteropatica da proteine alimentari

PDT Ospedale-Territorio a cura del “Journal Club of Pediatrics” (Responsabile: dr.ssa Iride Dello Iacono)

"Sindrome enteropatica indotta da proteine alimentari - Proctocolite - Esofagite eosinofila" 

La necessità di definire il PDTA scaturisce dal riscontro di alcune criticità, tuttora persistenti, nell’approccio e nella gestione di questa patologia:

  • è una manifestazione allergica ancora poco conosciuta dagli allergologi nella sua espressività clinica, ancor meno dai pediatri generalisti
  • non c’è un test di laboratorio indicatore ed i test allergologici risultano, tranne in una piccola percentuale di casi, negativi
  • i criteri diagnostici attualmente accettati non sono stati validati e probabilmente saranno modificati con il progredire delle conoscenze
  • se non è correttamente e tempestivamente diagnosticata, si espone il bambino ad ulteriori reazioni
  • deve essere definita la gestione e medio e lungo termine di problemi specifici (per es. l’introduzione di nuovi alimenti in ambiente protetto, il timing dell’acquisizione della tolleranza) con un’attenta valutazione costo/efficacia

Destinatari del PDT: pediatri di famiglia, ospedalieri di 2° e 3° livello e personale infermieristico.

Lo scopo del PDT: selezionare, alla luce delle migliori prove scientifiche, gli interventi efficaci e sicuri per la gestione della FPIES e di individuare eventuali fattori di rischio definendo i criteri di invio ai Centri di 2° e 3° livello, realizzando un approccio condiviso tra pediatri di famiglia, ospedalieri e specialisti allergologi.

Autore: Dr. ssa Annamaria Bianchi

Segnalato da Carmen Verga - vergasa@virgilio.it

 

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Infezioni vie urinarie età pediatrica

Book Cover: Infezioni vie urinarie età pediatrica

PDT Ospedale-Territorio a cura del “Journal Club of Pediatrics” (Responsabile: dr.ssa Iride Dello Iacono)

"Gestione delle Infezioni delle Vie Urinarie in Età Pediatrica" 

Cambiamenti che il PDT intende indurre:

  • non corretta raccolta delle urine e rischio di risultati falsamente positivi da contaminazione
  • eccessiva o scarsa utilizzazione dei test diagnostici, invasivi e non invasivi
  • inappropriata prescrizione di antibiotici, relativamente alla terapia dell’episodio acuto ed alla profilassi
  • inappropriata richiesta di visite specialistiche

Obiettivi del PDT:

  • selezionare gli interventi efficaci e sicuri per la gestione diagnostico-terapeutica delle infezioni delle vie urinarie acute, isolate e ricorrenti, in età pediatrica
  • definire i criteri di invio ai Centri di 2° e 3° livello, realizzando un approccio condiviso tra pediatri di famiglia, ospedalieri e specialisti nefrologi pediatri
  • implementare l’uso dei test diagnostici rapidi per il sospetto di IVU nel bambino febbrile ed ottimizzare l’indicazione all’esame colturale.

Autore: Iride Dello Iacono e Maria Carmen Verga

Segnalato da Carmen Verga - vergasa@virgilio.it

 

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Patologie chirurgiche pediatriche frequenti

Book Cover: Patologie chirurgiche pediatriche frequenti

PDT Ospedale-Territorio a cura del “Journal Club of Pediatrics” (Responsabile: dr.ssa Iride Dello Iacono)

"Timing d’intervento per le più comuni patologie d’interesse chirurgicoIpospadia

- Criptorchidismo, Patologie del dotto peritoneo-vaginale, Fimosi-"

Cambiamenti che il PDT intende indurre (relativamente alle più comuni patologie chirurgiche infantili):

  • evitare ritardi diagnostico-terapeutici che potrebbero essere causa di complicanze e/o esiti permanenti
  • evitare terapie inappropriate
  • ottimizzare l’utilizzo delle indagini diagnostiche o razionalizzare l’invio ai Centri di 2° e 3° livello

Obiettivi del PDT:

  • selezionare, alla luce delle migliori prove scientifiche, gli interventi efficaci e sicuri per la gestione diagnostico-terapeutica delle patologie di interesse chirurgico di più frequente riscontro in età pediatrica
  • individuare eventuali fattori di rischio
  • evitare ritardi nella diagnosi e nell’inizio della terapia
  • ridurre il ricorso inadeguato ai PS pediatrici ed ai ricoveri ospedalieri
  • definire i criteri di invio ai Centri di 2° e 3° livello, realizzando un approccio condiviso tra pediatri di famiglia, ospedalieri e specialisti chirurghi pediatri.

Autore: Renato Sansone

Segnalato da Carmen Verga - vergasa@virgilio.it

 

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