Case della Comunità e scenari futuri condivisi

Book Cover: Case della Comunità e scenari futuri condivisi
Convegno promosso da La Bottega del Possibile a Torino, 13-14 giugno 2024

 

Inteventi

Prima giornata: Case della Comunità: quali cambiamenti in atto?

Seconda giornata: Scenari futuri condivisi per traghettare dalla sanità alla salute e andare verso un approccio di salute comunitaria

  • Lo stato di attuazione delle Case della Comunità in Piemonte - Franco Ripa
  • Allineare fabbisogni epidemiologici locali con caratterizzazioni specifiche delle Case della Comunità - Francesco Longo
  • Sconfinare per promuovere alleanze generativeMauro Ferrari
  • Il cambio di paradigma con il Libro Azzurro - Martina Consoloni - Fulvio Lonati
  • Abitare la complessità per andare verso un approccio di salute comunitaria - Luana Ceccarini
  • Verso la Casa della Comunità: enti locali, professionisti e terzo settore alleati per la salute - Filippo Viganò
  • I Punti di Comunità di Parma: un sociale capace di contaminare la sanità e modificare assetti organizzativi -Francesca Bigliardi
  • Quali apprendimenti dall’esperienza brasiliana - Maria Augusta Nicoli
  • L’esperienza delle microzone e dei nodi territoriali nell’ottica dell’implementazione del D.M. 77/22 nel Comune di Rimini - Mirco Tamagnini - Ardigò Martino
Scarica il programma

Punti Comunità di Parma

Book Cover: Punti Comunità di Parma

Realizzati tramite il Progetto ParmawelFARE  promosso da:

  • Comune di Parma
  • Azienda Unità Sanitaria Locale e Azienda Ospedaliero-Universitaria e di Parma
  • Centro Servizi Volontariato Emilia e  Consorzio Solidarietà Sociale
  • Organizzazioni sindacali CISL, UIL e CGIL
  • Università di Parma
  • Asp ad Personam Parma e caritas Parmense

Sono:

  • spazi aperti e gratuiti di accoglienza e ascolto, per tutti, in rete
  • presenti in vari quartieri di Parma città e della provincia
  • animati da volontari che organizzano attività da fare insieme o piccole azioni solidali ed offrono informazioni sulle opportunità e i servizi del territorio

Operano:

  • come "sociale" capace di contaminare la "sanità"
  • in collegamento con la Casa della Comunità e, in alcuni casi, strutturalmente presenti nelle stesse

Seguono due strade:

  • facilitare l’accesso, l’accompagnamento e l’utilizzo delle opportunità già presenti sul territorio
  • sviluppare modalità complementari legate alla relazione, al supporto e alla prossimità, che consentano alle persone di non vivere momenti difficili della vita in solitudine

Inoltre:

  • sono spazi relazionali incubatori di idee e di creatività, dispositivi organizzativi capaci di favorire le connessioni

Documenti di approfondimento:

Istantanea sulle Case della Comunità Lombarde

Book Cover: Istantanea sulle Case della Comunità Lombarde
Eventi pubblico
  • con focus sulle Case della Comunità dell’ASST della Brianza
  • organizzato da Rotary Club Monza Nord Lissone in collaborazione con l'Istituto Mario Negri
  • Sabato 22 Giugno 2024 ore 9.15 presso l'Aula Magna Università Milano Bicocca della Sede di Monza in Via Cadore 48

Scarica la locandina e la presentazione dell'evento.

Partecipazione gratuita, previa registrazione.

Per registrarsi, inquadrare il QR code o visitare la sezione eventi del sito del Rotary Club Monza Nord Lissone.

 

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A gennaio 2024, le Case di Comunità operanti in Lombardia, istituite grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), erano 90.

Coordinati dai ricercatori dell’Istituto Mario Negri, i diversi partner dello studio hanno provveduto a incontrare ciascuna delle Case di Comunità già inaugurate raccogliendo e analizzando i dati da esse forniti.

Il 22 giugno 2024 l’Istituto Mario Negri e il Rotary Club Monza Nord-Lissone presentano i risultati della elaborazione di dati e informazioni tratte dallo studio, con i seguenti obiettivi:

  • Fornire una mappa dello stato dell’arte della situazione attuale dell’offerta di servizi delle Case della Comunità operanti;
  • Analizzare eventuali aree di scopertura e piani di attuazione;
  • Cercare di comprendere il grado di conoscenza dei servizi offerti dalle Case della Comunità e le aspettative della popolazione del territorio.

Chairman

Giovanni Fattore  - Professore Ordinario Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche - Università Bocconi

Apertura dei lavori

Pietro Invernizzi - Direttore Dipartimento di Medicina e Chirurgia - Università Milano Bicocca

Giuseppe Remuzzi - Direttore Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS

Barbara Zapparoli - Presidente Rotary Club Monza Nord - Lissone, anno 2022-23

Relatori

Antonino Zagari - Direttore Sociosanitario ASST della Brianza

Alessandro Nobili - Responsabile Dipartimento Politiche per la Salute - Mario Negri

Alberto Bertolini - Presidente eletto Rotary Club Monza Nord - Lissone

Tavola   Rotonda

Barbara Bronzino - Responsabile S.S. "Fragilità e percorsi ospedale – territorio" Area Ovest ASST Brianza

Corrado Guzzon - Direttore Distretto di Carate Brianza e (ad interim) Distretto di Desio

Egidio Riva - Assessore Welfare e Salute – Comune di Monza

Sara Tonetto - Coordinatrice Infermieristica Casa della Comunità – Cesano Maderno

Filippo Viganò - Presidente del Centro di Servizio per il Volontariato – CSV Monza Lecco Sondrio

Monografia PHC sulla rivista Sistema Salute – Capitolo 7, Volume I

Book Cover: Monografia PHC sulla rivista Sistema Salute – Capitolo 7, Volume I

È accessibile online il capitolo:

Premessa: con l’introduzione dei “Modelli e standard per l’assistenza territoriale” definiti dal DM n. 77, il SSN si pone l’obiettivo di improntare la pianificazione delle attività sanitarie secondo i principi della Population Health e attraverso lo strumento del Population Health Management
(PHM).

Obiettivi:

  1. definire i concetti di PH e PHM e i loro elementi costitutivi, quali misurazione dei bisogni di salute, dati amministrativi e stratificazione dei bisogni della salute
  2. descrivere in breve le sperimentazioni di PHM già attive in Italia che, si auspica, verranno implementate e rese omogenee su tutto il territorio nazionale

Metodi: l’elaborato è scaturito da un’attenta analisi della letteratura internazionale e nazionale. Per l’analisi delle esperienze nazionali sono stati consultati i Decreti delle Giunte Regionali e reportistica ad hoc sul tema.

Risultati: in molte Regioni italiane sono attive e in piena fase di implementazione delle strategie di PHM che hanno consentito di guidare la programmazione e la pianificazione delle attività sanitarie e l’allocazione delle risorse.

Conclusioni: al fine di individuare dei metodi di stratificazione dei bisogni di salute omogenei in tutta la penisola appare prioritario

  • investire sullo sviluppo un Sistema Informativo Sanitario unico a livello nazionale
  • valutare i criteri di trasferibilità delle esperienze regionali e individuare un approccio uniforme
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