La salute nei giovani adulti

Assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia

Book Cover: Assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia

I Rapporti "L’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia", pubblicati a cura del NNA (Network Non Autosufficienza) dal 2009, presentano lo stato delle politiche pubbliche di assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia.

  • 6° Rapporto NNA 2017/2018 (Il tempo delle risposte) - Quadro dell’assistenza agli anziani NA in Italia, da varie fonti istituzionali. Panoramica su interventi pubblici dai sistemi informativi esistenti  (“Bussola” NNA). Profili di assistenza nelle RegioniDiversi. Assistenza domiciliare (SAD e ADI): miglioramenti/criticità; principali direzioni di rafforzamento e innovazione. Strutture di cure intermedie. Residenzialità: tendenze e nuove e tipologie di strutture. Welfare aziendale e ruolo delle fondazioni. Tecnoassistenza
  • 5° Rapporto NNA (2015) - Principali cambiamenti in atto e nodi rilevanti nelle politiche pubbliche di long-term care. Scenario critico sul lato del finanziamento. Affacciarsi di visioni positive e di approcci costruttivi.
    4° Rapporto NNA (2012-2013) - Sintesi e aggiornamento dati chiave offerti dai sistemi informativi esistenti con lettura dei profili dell’assistenza nelle regioni. Effetti della crisi sui territori: tendenze sperimentate nelle varie realtà; rischi per il sistema dell’assistenza. Standard e requisiti di qualità nei servizi di assistenza regionale. Ricognizione su orientamenti delle politiche nazionali e locali in tema di “badanti”. Effetti delle scelte di finanza pubblica sul settore assistenziale e prospettive per i LEA.
  • 3° Rapporto NNA (2011) - Discussione dati aggiornati (“Bussola” NNA). Disamina critica su evoluzione del sistema a livello nazionale-regionale. Punto su attuazione federalismo. Analisi cambiamenti dell’assistenza agli anziani non autosufficienti nei Paesi dell’OCSE. Approfondimento monografico sui servizi residenziali (profilo degli utenti; evoluzione standard di qualità e personale; sistemi di tariffazione; ripartizione spesa tra sanità-sociale; collocazione delle strutture nella rete dei servizi territoriali).
  • 2° Rapporto NNA (2010) - Analisi dati aggiornati (“Bussola” NNA). Bilancio su: azioni del Governo Berlusconi, interventi delle diverse Regioni, sanatoria badanti. Approfondimento monografico sui servizi domiciliari (principali caratteristiche in Italia,  modelli organizzativi, capacità di rispondere ai bisogni del territorio; confronto tra Italia e l’estero.
  • 1° Rapporto NNA (2009) - Monitoraggio di: servizi domiciliari e residenziali, contributi monetari, sostegno al lavoro privato di cura; per ciascuno, analisi di: sviluppo storico, quadro nazionale, principali modelli regionali, confronto con Europa. Discussione su: positività/criticità del federalismo; tensioni finanziarie/esigenze di qualità nelle strutture residenziali; modelli d’intervento rivolti all’Alzheimer; declinazioni operative delle UVG.

Cure Intermedie – Convegno BO

Book Cover: Cure Intermedie - Convegno BO

Allergie agli antibiotici

Book Cover: Allergie agli antibiotici

Allergie agli antibiotici

PDTA Ospedale-Territorio a cura del “Journal Club of Pediatrics

La necessità della definizione del PDTA, sulla base delle più aggiornate linee guida, scaturisce dall’analisi di alcune problematiche della locale offerta assistenziale relative a:

  • definizione degli elementi di sospetto e precoce identificazione dei casi a rischio;
  • definizione degli elementi di sospetto per i quali è un iter diagnostico risulti appropriato;
  • appropriata gestione del bambino con reazione avversa ad antibiotici in pronto soccorso ed a domicilio
  • criteri di invio al Centro di 3° livello

Alcuni indicatori essenziali sottoposti a verifica periodica:

  • N° di casi correttamente identificati, confermati presso il Centro di riferimento in Campania
  • Diminuzione di test diagnostici inappropriati ed a rischio come il pomfo di prova
  • Numero di casi gestiti dal pediatra e dallo specialista allergologo 

La popolazione di riferimento è rappresentata da pazienti in età pediatrica e adolescenziale.

Il percorso è applicabile all’attività ambulatoriale del pediatra di famiglia, che, solitamente, gestisce il bambino, all’ambiente ospedaliero ed ai Centri specialistici di 2° e 3° livello.

Autore: Iride Dello Iacono - UOS Pediatria ed Allergologia Ospedale Fatebenefratelli Benevento

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Disforie di genere

Book Cover: Disforie di genere

Disforie di genere

PDTA Ospedale-Territorio a cura del “Journal Club of Pediatrics

La stesura del PDTA, sulla base delle più aggiornate linee guida, scaturisce dall’analisi di alcune problematiche della locale offerta assistenziale relative a:

  • Riconoscimento delle non conformità di genere al fine di prevenire la conseguente disforia;
  • Prevenzione dell’abuso con la precoce identificazione dei casi a rischio;
  • Coordinamento e supporto alla presa in carico da parte dell’èquipe multidisciplinare del Centro di 3° livello

I bambini e gli adolescenti con DG possono avere difficoltà di accettazione da parte degli adulti o diventare vittime di derisione, bullismo, emarginazione. Tutto ciò può avere diversi effetti negativi sul loro benessere psicologico e sulla qualità della loro vita.

La definizione degli Standards di Cura (WPATH) ha lo scopo di fornire una guida clinica per gli specialisti nell’assistenza alle persone transessuali, transgender e di genere non-conforme con percorsi efficaci e sicuri per garantire loro il duraturo benessere personale nel genere prescelto e per accrescere lo stato di salute generale, psicologico e di realizzazione personale.

Destinatari: pediatri di famiglia, pediatri ospedalieri, medici di medicina generale.

Autore: Titti Sorice - Pediatra di libera scelta ASL Benvento 1

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