Il 10 novembre 2021 si è conclusa l'indagine online riguardo all'effettivo utilizzo e/o alla percezione di utilità del documento INFERMIERISTICA DI FAMIGLIA E DI COMUNITÀ: LINEE DI INDIRIZZO DELLA RETE DEI MASTER DELLE UNIVERSITÀ ITALIANE PER LA FORMAZIONE DELL’IFeC, frutto del percorso di collaborazione della Rete dei Master IFeC.
L'adesione all'iniziativa, promossa in collaborazione con AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), da parte di numerose università italiane ha permesso di raccogliere dati essenziali per migliorare e perfezionare il percorso formativo dell'IFeC.
I RISULTATI
CAPITOLO 1. Quali università hanno partecipato?
Sono undici gli atenei universitari italiani che hanno aderito dal questionario online riguardo l'effettivo utilizzo e l'utilità del documento INFERMIERISTICA DI FAMIGLIA E DI COMUNITÀ: LINEE DI INDIRIZZO DELLA RETE DEI MASTER DELLE UNIVERSITÀ ITALIANE PER LA FORMAZIONE DELL’IFeC, elaborato dalla Rete dei Master IFeC:
- Università Cattolica del Sacro Cuore - sede di Brescia
- Università di Verona
- Università di Firenze
- Università degli Studi del Molise
- Università Piemonte Orientale
- Università di Novara
- Università di Torino - sede di Orbassano
- Università degli Studi di Milano
- Università degli studi di Verona - sede distaccata di Vicenza
- Università di Parma
- Sapienza Università di Roma
Più della metà delle università partecipanti al Progetto Rete dei Master IFeC hanno preso parte all’indagine online.
CAPITOLO 2. Negli anni accademici passati, quante edizioni di Master sono state realizzate e quanti gli studenti che hanno partecipato?
Dall'analisi dei dati ottenuti, si evince che:
- il 73% delle università ha attivato almeno un’edizione di Master IFeC (n.8 atenei);
- il 27% delle università non ha mai attivato un’edizione di Master IFeC (n.3 atenei);
- il 45% delle università ha un’esperienza pluriennale di attivazione del Master (n.5 atenei);
- in media, sono 25 gli studenti che hanno partecipato e concluso il percorso di studi per ogni anno accademico.
CAPITOLO 3. È stato attivato il Master nel corrente anno accademico? Se NO, perché?
Si può affermare che il Master è stato attivato dal 73% degli atenei per l’anno accademico in corso (n.8 atenei).
Le università che, invece, non hanno attivato il percorso di studi hanno riportato le seguenti motivazioni:
- il Master verrà attivato in breve tempo;
- il Master viene percepito come poco spendibile in relazione alle politiche sanitarie, nonostante sia priorità assoluta l'acquisizione di tali competenze per l'esercizio della professione infermieristica nell'ambito della comunità e della famiglia;
- a causa di altre priorità di fabbisogno di competenze avanzate/specialistiche.
CAPITOLO 4. Caratteristiche del Master nel corrente anno accademico: a) denominazione, b) n° partecipanti, c) data di fine, d) riconoscimento di altri corsi regionali tramite CFU)
a) Il 62% delle università ha nominato il percorso di studi "Master in Infermieristica di Famiglia e Comunità" (n.5 atenei), mentre le restanti hanno utilizzato denominazioni eterogenee.
b) Dai dati raccolti, si evince che mediamente il numero massimo di partecipanti al Master sia pari a n.32 studenti, e che solo la metà di quelli ammissibili abbia effettivamente iniziato percorso di studi nel corrente anno accademico.
c) La data di fine Master è prevista in annualità differenti nelle varie università. Il percorso di studi termina:
- nel 2021 per n.1 ateneo;
- nel 2022 per n.4 atenei;
- nel 2023 per n.3 atenei.
d) Solo il 25% delle università ha riconosciuto tramite CFU eventuali percorsi regionali già frequentati dagli studenti del Master (n.2 atenei).
CAPITOLO 5. "Linee di indirizzo della Rete dei Master delle Università Italiane per la formazione dell'IFeC":sono state utili e perché? Ulteriori modifiche?
Dal riscontro dei dati raccolti, ben l’81% delle università ha dichiarato l’effettivo utilizzo e utilità di tale documento, in quanto:
- rende omogenea la formazione su scala nazionale e la orienta a modelli innovativi;
- ha permesso di fare riflessioni e ristrutturare in parte il programma;
- offre un importante orientamento riguardo il piano di studi e il tirocinio;
- è un documento di consenso elaborato da formatori esperti e fornisce una valida matrice progettuale a cui fare riferimento per la progettazione del Master;
- ha orientato nella definizione degli obiettivi formativi, nella denominazione degli insegnamenti e nella messa a fuoco dei contenuti core.
Soltanto il 25% degli atenei (n.2 università) ha espresso infruttuosità rispetto alle Linee di Indirizzo, poiché l'elaborato:
- offre poca chiarezza nei contenuti, a causa del percorso di formazione triennale ancora basato su competenze tecnicistiche, a discapito di quelle scientifiche;
- è stato pubblicato quando l'ordinamento didattico era già stato approvato dall'Ateneo, in quanto i Master vengono avallati a maggio dell'anno precedente.
Infine, per la revisione futura del documento Linee di Indirizzo della Rete dei Master IFeC, si suggerisce:
- la promozione di comportamenti funzionali di salute;
- l’introduzione del contributo delle scienze psicosociali applicate alla professione infermieristica, soprattutto nell’ambito della cronicità.