Venerdì 24 Giugno 2022
L’Alleanza, nata sulla base dei contenuti del Libro Azzurro e a cui anche APRIRE aderisce, ritiene che il DM71, pur a fronte di numerose criticità già pubblicamente espresse, presenti importanti elementi positivi in quanto detta criteri attuativi nazionali uniformi sull’organizzazione dei servizi territoriali per la salute, attesi da molti anni:
– uniformità dei criteri a livello nazionale,
– centralità del Distretto,
– riconduzione di tutte le attività territoriali alla Casa della Comunità.
L’Alleanza pertanto individua obiettivi, già normati, potenzialmente attuabili nell’arco di 3-6 mesi (quindi entro il 2022) e chiede:
– che vengano fatti propri da tutte le Regioni,
– che il Ministero della Salute ne monitori puntualmente l’attuazione,
– e che, riscontrandone eventuali inadempienze, eserciti i poteri sostitutivi (Articolo 120 della Costituzione).
Il documento individua obiettivi strategici “immediati”:
1. Modifica delle programmazioni regionali introducendo l’identificazione dei territori di tutti i Distretti e la contestuale attivazione istituzionale, rispettando i seguenti criteri: – Dimensione indicativa di 100.000 abitanti – Coincidenza con il corrispondente Ambito Territoriale Sociale – Avvio della programmazione unitaria delle azioni sociali e sanitarie.
2. Attuazione delle Centrali Operative Territoriali – COT in ogni Distretto;
3. Attivazione delle Unità Operative indispensabili previste dal DM71 in ciascun Distretto;
4. Attivazione, in coordinamento con le COT, del Punto Unico di Accesso;
5. Implementazione di equipe multiprofessionali.
6. Attivazione di percorsi formativi multiprofessionali a livello di ogni Distretto e, dove già attivate, in ogni Casa della Comunità.